RACCOLTE E CONTEST TERMINATI!

venerdì 22 ottobre 2010

TORTA DI MELE SLURP!!


una torta di mele da leccarsi i baffi!!!
per 2 contest imperdibili:


de: L'araba Felice


di: NoiDueInCucina!

E una torta velocissima e semplicissima mia rivisitazione

di una ricetta trovata da mia madre su un giornale!

Veramente golosa, perchè oltre ad essere morbidissima

e piena piena di mele l'ho servita con una salsa calda alla vaniglia!

Ingredienti:

- Per la torta:

  • 1 kg di mele renette o golden
  • 8 cucchiai di farina
  • 6 cucchiai di zucchero
  • 1 bicchierino di limoncino (sostituibile con la scorza gratt.di 1 limone)
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 1 uovo e 1 tuorlo
  • 2 cucchiai di zucchero di canna

- Per la salsa alla vaniglia:

  • 200 ml di panna fresca
  • 150 ml di latte intero
  • 5-6 gocce di essenza di vaniglia (io uso la mia, oppure una bacca di vaniglia)
  • 6 cucchiai di zucchero vanigliato
  • 1 cucchiaio abbondante di maizena (o fecola)
  • 1 tuorlo

Procedimento:
Sbucciate e tagliate le mele a fettine sottilissime

e raccoglietele in una terrina abbastanza grande.

Nel robot impastate tutti gli ingredienti tranne

i 2 cucchiai di zucchero di canna.

(Potete oimpastare il tutto anche conuna frusta,

o frullino senza utilizzare il robot)

Versate quindi l'impasto sulle mele e

utilizzando le mani amalgamate e

impastate per bene il tutto.

Versate l'impasto in uno stampo rotondo (24 cm di diam.)

rivestito con cartaforno.

spolverate la superficie della torta con lo zucchero di canna,

infornate sul ripiano centrale, a 160-170° C,

forno ventilato, per 30-35 minuti,

controllando che non si rosoli troppo subito,

eventualmente coprite a metà cottura

con un foglio di cartaforno!


A fine cottura sarà bella gonfia e
con una crosticina dorata in superficie!

Lasciate raffreddare la torta e nel frattempo preparate
la salsina alla vaniglia,
una sorta di crema inglese:
Scaldate il latte con panna, la vaniglia e
2 cucchiai di zucchero vanigliato,
portando il tutto ad una temperatura di circa 80°C,
non deve bollire,togliete dal fuoco.
Sbattete a zabaione il tuorlo con lo zucchero rimasto
e aggiungetevi la maizena diluita con poco latte.
A filo aggiungete al latte
mescolando con una frusta,
il composto d'uovo e maizena,
rimettete sul fuoco bassissimo e
sempre mescolando lasciate che si addensi,
senza però far bollire!


Servite la torta intiepidita o fredda,
tagliata a fette 'dignitose'
affogate con la salsina alla vaniglia!




mercoledì 20 ottobre 2010

VI RIPRESENTO...IL MIO STRACCHINO!!!

in occasione sempre del contest:



e stavolta è proprio azzeccata la ricetta!!!


Produrre il formaggio è una delle cose che

mi ha sempre affascinato!!

e girovagando su internet ho trovato

diversi 'matti' come me !

che si cimentano nella produzione casalinga dei formaggi!!


Non è una cosa difficile..

però bisogna avere gli ingredienti giusti..

e l'ambiente giusto..


certo non si può pretendere di fare in casa

una forma di Parmiggiano reggiano!!!


ma si possono produrre svariati tipi di formaggi,

che nemmeno ve lo immaginate!!



questo cosa vi sembra????

la foto non rende...

purtroppo sembra yogurt greco..

invece è 'SQUACCHERONE'!!!

Pensate che ho già sperimentato diversi tipi di formaggio,

come il PRIMO SALE, la solita RICOTTA , i CAPRINI,

il BRIE e CAMEMBERT, le CACIOTTE,

Anche se per queste ultime ho avuto qualche problemino

riguardo la stagionatura..

con le mozzarelle invece ancora fallimenti su fallimenti..

Ma non demordo..

anzi prossimamente ho in programma:

IL GORGONZOLA E IL TALEGGIO!!!

Per fare il formaggio 2 cose sono indispensabili,


oltre al latte di qualità,


IL CAGLIO e IL SIEROINNESTO (per certi tipi di formaggi)


anzi 3.. dimenticavo il TERMOMETRO PER ALIMENTI..


Vi chederete dove si compra il CAGLIO ????


facilissimo!!


lo vendono in farmacia, in soluzione salina (o secco),


dovete probabilmente prenotarlo e 1 l vi costa sui 13 euro,


ma vi dura una vita!!!!


Diversa è la storia dei SIEROINNESTI..


per formaggi come le caciotte è sufficiente lo yogurt e


un po'del siero fatto maturare, della produzione precedente,


ma per formaggi come camembert o gorgonzola serve


un lattoinnesto ottenuto da una coltura delle loro muffe,


anche queste ottenibile tranquillamente in casa!!


ma questa è un'altra storia...


Quella che vi racconto oggi ha come protagonista

lo squaccherone, un tipo di stracchino,

comune nella mia zona che ha la caratteristica di essere

più liquido e cremoso dello stracchino normale,

io lo preferisco!!!

Dimenticavo la ricetta non è mia l'ho trovata in qualche forum o sito,

di cui però non ricordo il nome,

ma se fate una ricerca su internet ne troverete diversi che

vi spiegano dettagliatamente come fare

semplicemente digitando su google: FARE FORMAGGIO IN CASA !!!!

Io ve lo racconto in poche parole:

Ingredienti:

  • 2 l di latte intero (in questo caso va bene anche quello del supermercato)
  • 60 gr di stracchino (che vi serve da innesto)
  • 2 cucchiai di yogurt (facoltativo)
  • 2 cucchia1 di panna da cucina
  • 0,6-0,7 ml di caglio liquido (titolo 1:100000)
  • termometro per alimenti
  • sale

Procedimento:

Il procedimento è semplice, ma bisogna rispettare temperature e tempi!!

e soprattutto dovete lavorare in regime di massima pulizia!!!!

Il latte in questo caso non è indispensabile sia di alta qualità,

io a volte acquisto quello a breve conservazione del Discount,

altre volte quello a lunga conservazione del supermercato,

diverso sarà invece per altri tipi di formaggi,

in cui è indispensabile un latte di alta qualità e

ancor meglio proveniente direttamente dalla stalla!!

Portate il latte a temperatura ambiente,

scaldando leggermente se necessario, ma non oltre i 36°

aggiungete l'innesto di stracchino ed eventualmente di yogurt,

la panna, che permette una maggior cremosità e un gusto più delicato,

e lasciate riposare una mezz'ora, coperto!

L'innesto serve praticamente per inoculare nel latte

i fermenti giusti per ottenere il tipo di formaggio desiderato,

inoculando quelli dello squaccherone

avremo una crescita di questi bacilli che

insieme all'effetto del caglio permetteranno

la trasformazione del latte nel nostro formaggio!!

Questo detto in 'soldoni', anche se non è solamente così che si ottengono

tutti i formaggi, bisogna aggiungere altri fattori importanti,

tra cui l'ambiente di stagionatura, temperatura ed umidità,

che variano da formaggio a formaggio!!

Dopo aver lasciato ambientare i nostri bacilli nel latte,

Riscaldate a fuoco basso il latte fino ai 37-38°C massimo!!

Importante misurare la temperatura,

se andate oltre, rischiate di cuocere i Bacilli !!

e compromettere la cagliata!!!

Passate nel latte il minipimer per permettere un'adeguata omogeneizzazione,

e mentre è in azione aggiungete il caglio liquido!!

non cambiate le dosi, sembra poco, ma è sufficiente!!!!!

se l'aumentate troppo pensando di velocizzare la cagliata..

butterete via tutto!!

A questo punto coprite la pentola con pellicola e infagottatela con un panno di lana,

e lasciatela FERMA IMMOBILE a temperatura costante e

possibilmente al caldo ,almeno 1 e 1/2- 2

Non muovete per nessun motivo la pentola mentre il latte caglia!!!

Io di solito metto la pentola nel microonde spento,

dopo averlo scaldato leggermente all'interno,

oppure potete metterla in forno con solo la lampadina accesa,

Non vicino a fonti disomogenene di calore,

altrimenti la cagliata non viene bene!!

Trascorso questo tempo controllate che sia pronta:

deve avere la consistenza di un budino compatto,

e introducendo la lama di un coltello dovrete sentirne la consistenza,

La foto purtroppo non rende, ma alla fine dovreste ottenere questo:



Ora potete incidere la cagliata con la lama di un coltello 'a scacchiera'
formarndo dei grossi quadrati,
anche questa operazione è fondamentale!!

A seconda del periodo di stagionatura a cui sarà sottoposto il formaggio e
quindi non solo del tipo di formaggio,
la rottura della cagliata sarà in pezzi via via più piccoli man mano
che si passa a formaggi via via più stagionati!!

Ora lasciate riposare 10-15 minuti,coperto
in modo che affiori il caglio e consolidi il taglio!
Nella foto si vedono debolmente i quadrotti!
infatti per lo squaccherone la cagliata và tagliata a pezzi grossi!!



Dovreste avere come i veri casari a disposizione delle 'fuscelle'

ovvero quei contenitori in plastica forati per scolare il formaggio,

li trovate nei consorzi insieme alla tela da casaro!!

se non le avete potete riciclare quelle di alcune ricotte

che si acquistano al supermercato se le trovate,

altrimenti armatevi di pazienza e

createvela forando recipienti di plastica usa e getta,

ma non di aluminnio!!

La cagliata è acida non sò se reagisca bene,

stando a lungo a contatto con l'aluminnio!!

Con l'aiuto di un mestolino raccogliete la cagliata e

delicatamente versatela nei contenitori forati

posizionati su una superficie pulitissima,

dove possano scolare il siero,

senza sporcarvi tutta la cucina!!


La resa è buona!
Io ho rienpito più di metà 2 fuscelle piccole e
terminato riempiendo per 2 dita una fuscella grande,

Queste sono le fuscelle piccole, non posso quantificarvi la resa,
perchè per pesarle avrei sporcato ovunque!!

Arrivati a questo punto il gioco è fatto!!
dovete lasciar stufare le vostre formelle per 1/2 - 1 ora
coperte con pellicola a temperatura ambiente,
sui 20-22 °C


La stufatura serve per far assestare la cagliata,
quindi dovete girare le formelle,
cosa abbastanza difficile
perchè è tutto mooolto morbido e vi scapperà da tutte le parti,
di solito fodero prima le fuscelle con la tela da casaro,
che permettono di togliere il formaggio agevolmente,

Una volta reintrodotto nelle fuscelle,
spolverate di sale fino, senza esagerare,
poi compattete con il dorso di un cucchiaio!
Lasciate 1 notte sempre coperto con pellicola,
a temperatura ambiente e libere di scolare il siero!
Il giorno dopo controllate la densità e
delicatamente date una mescolata e risalate in superficie!
ricoprite di pellicola e riponete in frigo
sempre permettendo lo scolo del siero,
per 2-3 giorni,
Il terzo giorno è pronto per essere mangiato!!!!



Si conserva bene ,e tende a diventare più compatto,
per altri 2-3 giorni coperto con pellicola e
sempre in contenitori che permettano di scolarlo dal siero,
altrimenti inacidisce rapidamente!!

Questo è quello che ho portato ai miei ieri sera per cena,
sapore delicato, non troppo acido
(io infatti non aggiungo lo yogurt)
denso ma moolto cremoso,
proprio squaccherone!!
Aveva forse bisogno di scolare in frigo ancora un giorno,
ma.. non ne è avanzato..
Oggi provo gli altri,
dovrebbero essere perfetti anche come consistenza!!



Provate anche voi!!!

è un' esperienza unica!!!!

martedì 19 ottobre 2010

LA MIA FOCACCIA DI RECCO..TAROCCATA..


sempre per il contest:


essendo una formaggiomane anch'io,
questa per me è una lifferia..
e spesso quando mi avanza dello stracchino,
prima che vada a male..
lo riciclo così...


Ingredienti:
  • 200 gr. circa di farina manitoba
  • acqua tiepida
  • 1 cucchiaio di olio di semi di girasole
  • un pizzico di sale
  • olio d'oliva
  • 100- 150 gr. di stracchino

Procedimento:

Non è di certo una preparazione a regola d'arte...

anzi è una di quelle ricette estemporanee

che nonostante tutto è di sicura riuscita,

anche se può sembrare strano..

Per i pigroni come me..

potete impastare o con il robot

o nella macchina del pane,

altrimenti anche a mano si riesce bene,

importante è aggiungere alla farina 1 cucchiaio di olio di semi

e acqua tiepida con sciolto il sale,

quanta ne serve per ottenere un'impasto

sodo ed elastico simile alla sfoglia d'uova.

Lasciate riposare l'impasto una mezz'ora coperto,

a temperatura ambiente.

Dividetelo quindi in due pezzi,

di cui uno leggermente più grande,

e direttamente su un foglio di carta forno,

stendete con il mattarello il più grande,

sottilissimo,deve risultare un velo, quasi trasparente!

Distribuitevi sopra lo stracchino a pezzetti,

lasciando un cm di bordo libero,

e ricoprite con il secondo pezzo,

steso sempre il più sottile possibile,


ricoprendo bene tutta la superficie,
sigillate bene tutto il bordo rovesciando
la sfoglia sotto su quella di copertura,
punzecchiate bene con una forchetta e
spennellate abbondantemente con una
miscela fatta con 2-3 cucchiai di olio evo,
2 cucchiai di acqua e un pizzico di sale.



Infornate a 220°C, forno caldo ventilato,
sul ripiano centrale per 15-18 minuti,
controllando spesso la cottura!


Questo 'fù' il risultato..
Non sono riuscita a resistere..
dal'assaggiarla
quando era ancora incandescente!!!

Terribilmente buona...

anche se a vedersi non suscita grandi emozioni..

viste anche le mie foto mooolto tristi....
dimenticavo..
anche il giorno dopo è mangiabile!!!!
ne era rimasto un pezzettino e
anche a temperatura ambiente si lasciava
mangire bene!!

IL MIO CAMEMBERT!!!!


Vi ripropongo questa 'chicca'
..per il contest:



...scusate..

ho dimenticato di specificare che il brie è

fratello del camembert,stessa crosta

ricoperta di soffice muffa bianca e

pasta morbida dal sapore delicato.


pur avendola già proposta,

perchè cade proprio a fagiolo!!!

Parlando di formaggi 'home-made'

una delle mie passioni

al di là delle solite caciottine o yogurt!

Vi sono formaggi un po' diversi comunque realizzabili in casa

senza avere un caseificio!!!

Inizialmente avevo pensato di preparare il gorgonzola..

(prossimamente sui vostri schermi!!!)

ma sono arrivata lunga e non sono riuscita

a realizzarlo in tempo per il contest..

allora ho optato per il camembert che avevo già in produzione!

Una volta trovato il caglio..
(non è impossibile.. sipuò ordinare in farmacia)
preparare i formaggi in casa è molto semplice...
(a parte le mozzarelle....
per me rappresentano ancora un miraggio da realizzare..
nonostante innumerevoli tentativi..)

il problema di solito è la stagionatura o gli innesti,
ma per molti è sufficiente il frigorifero e
l'innesto si può ottenere dal formaggio stesso.

Come in questo caso in cui basta preparare una coltura di muffe
prelevate direttamente dalla crosta del formaggio

Possono sembrare esperimenti da guerra chimica..
ma non è così..

Dimenticavo...
ho preso spunto da qui andate a curiosare !!!!

Ingredienti:
(per 2-3 formine piccole di camembert)
- per il lattoinnesto:
  • muffa raschiata dalla crosta di un pezzo di camembert

Se volete preparare il Brie, sostituite alla raschiatura di crosta di

camembert, quella del brie,

e otterrete il lattoinnesto relativo!

  • un bicchierino da liquore di latte

- per la cagliata:

  • 2 litri di latte intero fresco non pastorizzato
  • 2 cucchiai di panna da cucina
  • 2 cucchiai di yogurt
  • caglio
  • lattoinnesto
  • sale

Procedimento:

Non si può preparare il formaggio pensando...

di poterlo mangiare la sera stessa per cena

bisogna partire per tempo..

diciamo almeno 3 settimane prima..

La prima operazione è preparare la coltura di muffe per l'innesto,

che per crescere necessitano di 4-5 giorni minimo,

poi si prepara la cagliata, si lascia scolare una notte e

infine si fà maturare per almeno 2 settimane.



La coltura d'innesto si prepara raschiando la muffina bianca,
da un pezzo di camembert, dove è più alta e candida,
e disperdendola in un bicchierino di latte intero fresco.




si sigilla con pellicola per evitare
contaminazioni da parte di altre muffe,
si lascia a temperatura ambiente per 24 ore,
poi si conserva in frigorifero per alcuni giorni,
finche non si vede mutare..e si separa il siero!!

A questo punto è pronto il vostro lattoinnesto
(forse il termine è improprio..ma rende l'idea)!!

Naturalmente questa quantità minima
è sufficiente per cagliare 2 litri di latte più o meno.
se ne può produrre di più e congelare in monodosi.

Si può quindi preparare la cagliata:
in una pentola d'acciaio abbastanza grande,
si porta il latte a 36° e si aggiunge la coltura di muffe filtrata,
la panna e lo yogurt disperdendo bene e
si lascia almeno mezz'ora a temperatura ambiente,
(così i fermenti e le muffe si 'ambientano'!!)
Si riporta a 36-38° e si aggiunge anche il caglio
( la quantità dipende dal titolo, e viene indicata sulla confezione,
io preferisco utilizzare quello liquido, altrimenti dovete
scioglierlo in un poco di latte prima di aggiungerlo al resto)
mescolando vivacemente con la frusta per disperderlo omogeneamente!

Coprite la pentola con pellicola,
infagottatela con una coperta di lana e
trasferitela in un luogo caldo
(ad esempio il forno spento intiepidito )
e non muovetela più!!!
finchè non sarà cagliato il latte,
ovvero per almeno un'ora,
ma anche in questo caso i tempi possono
variare in base a diversi fattori..
controllate eventualmente dopo mezz'ora se
ha già raggiunto la consistenza di un budino,
infatti la cagliata è pronta quando assume un tale aspetto!
Altrimenti aspettate con pazienza..




Una volta pronta potete rompere la cagliata
distribuiendola con un piccolo mestolo nelle fuscelle.
Io preferisco preparare piccole formelle quindi
ho utilizzato delle fuscelle piccoline,
rivestite con la tela da casaro e sospese
dentro una bacinella di plastica
per permettere di scolare bene il siero,




Si spolverano di sale fino e si ricoprono con pellicola
per evitare qualsiasi contaminazione ambientale,
si lasciano sgrondare per 24h a temperatura ambiente,
dopo di chè si tolgono dalle fuscelle, si girano e
si rimettono a scolare appoggiate sulle fuscelle rovesciate,
sempre nella bacinella sigillata con pellicola,
per altri 2-3 giorni al fresco, girandole e
salandole leggermente tutti i giorni.

Si prendono quindi le formaggelle e
si incartano con aluminnio per alimenti,
senza sigillare troppo e si ripongono in frigorifero,
se è possibile in una 'zona protetta',



ad esempio nel cassetto della verdura (prima sterilizzato..)
in quanto devono restare a temperature inferiori ai 10°C
ma nella zona meno fredda del frigorifero.

Io sono moooolto 'igenista'...
preferisco tenerli separati sia per le contaminazioni eventuali
che per gli odori..
(questo è poco 'puzzone'...
ma quando si fà maturare il gorgonzola..auguri!!)

Si lasciano riposare per almeno 2 settimane,
controllando ogni 3-4 giorni..
circa...se non ve lo dimenticate..
girando e aereando le formelle,
Man mano che maturano le vedrete
ricoprirsi della tipica muffina bianca!

Quando sarà tutto ricoperto dalla muffa e formato una sorta di
crosticina provate ad assaggiare!
se anche al gustoè lui!!! allora sono pronte!!!
Altrimenti lasciatele riposare ancora!!

Nonostante le foto orribili..

(ma il fine giustifica i mezzi...)

si può notare come, a circa metà del periodo di maturazione,

si stia ricoprendo di muffina bianca,

ma necessiti ancora di riposo per asciugarsi e

completare la crostina di muffa!!



Non ho le ultime foto delle creature pronte..

con enorme soddisfazione sono state

mangiate subito..

e devo ammettere che nulla avevano da invidiare

al camembert francese..

o quasi..

Con questa ricetta ho partecipato
anche al contest:




MARMELLA DI ROSA CANINA 2...LA VENDETTA!!

per il contest:



de : Il Luppolo Selvatico,
andate a curiosare!!!!

Anche quest'anno davanti agli splendidi
cespugli di rosa canina,pieni di bacche..
non ho resistito...
e ne ho raccolte un po'..

quanto bastava per un vasetto o 2 di marmellata..
ovvero..
una bacinella...
visto quanto resta dopo averle pulite...
Questa volta però ho sperimentato una versione alternativa...
per rendere la marmellata meno..
'aggrssiva' più amabile come sapore e..
aumentare leggermente la resa..
Ingredienti:
  • almeno una bacinella di bacche appena raccolte
  • vino bianco secco
  • 1 mela renetta
  • limone non trattato
  • zucchero
  • tanta pazienza..

Procedimento:

Semplice..ma..

un po' lunghetto..

Come sempre bisogna lavare le bacche e privarle

di semini e peluria, asciugarle bene e lasciarle macerare

una notte immerse in vino bianco secco.

Il giorno seguente trasferite il tutto in una pentola,

aggiungete 300 gr. di zucchero per kg di bacche pulite

(vi piacerebbe avere ottenuto un kg di polpa eh!!)

1 mela sbucciata (ogni mezzo chilo di polpa)

e 1-2 fettine di limone con la buccia

Fate cuocere a fuoco bassissimo controllando ogni tanto

che non attacchi, finchè non si sarà

asciugato quasi tutto il liquido.

Ci vorrà più di un'ora,

Quindi eliminate le fettine di limone e

passate tutto al mixer,


Controllate quindi la densità raggiunta,
con 'la prova-piattino'
(controllando se una goccia lasciata cadere su un piattino
tende a colare o risulta sufficientemente densa)
Nel caso fosse ancora un po' liquida
rimettete ancora sul fuoco e lasciate cuocere sempre
a fuoco lento e mescolando.


Sicuramente non è una marmellata da mangiare
tutte le mattine a colazione,
è una chicca da riservare ad occasioni particolari..
accompagnando dolci o formaggi,
vista la resa..e la lavorata..
Rispetto l'altra versione,
presenta un sapore meno marcato e una cremosità diversa,
più vicina ai gusti di molti.
Provare per credere!!!